lunedì 7 luglio 2008

EMERGENZA SCUOLA PUBBLICA

Il 18 giugno è stato varato il decreto fiscale che prevede il taglio di fondi e di personale per la scuola pubblica. Difficilmente in molti si sono accorti di tale grave provvedimento preso dal Governo. L’attenzione mediatica è, infatti, concentrata sulle vicende giudiziarie del nostro Presidente del Consiglio e dei vari provvedimenti che sta approvando per sfuggire alla sentenza. Seppur sia un grave problema questo, le priorità degli italiani continuano ovviamente ad essere altre. Il nostro Paese aspetta da tempo una seria riforma del sistema scolastico, che permetta ad ogni studente di poter emergere e crescere per le proprie qualità che lo caratterizzano. Una scuola che formi gli studenti per competenze e non solo per discipline. Una scuola che premi il merito e che responsabilizzi gli studenti. Una scuola che faccia crescere giovani cittadini consapevoli della società che li circonda. Una riforma, quindi, organica del sistema scolastico, che migliori soprattutto la qualità delle scuole superiori.
I primi provvedimenti del nuovo Ministro Gelmini non vanno invece in questa direzione.
Il decreto fiscale prevede nello specifico: 43.000 posti per il personale ATA e 100.000 professori in meno entro il 2011, la non assunzione di oltre 300.000 professori precari, un pesante taglio delle sperimentazioni, delle attività laboratoriali, delle ore di indirizzo per tecnici e professionali, ulteriori tagli ai centri di educazione per gli adulti, ai corsi serali e dunque la fine del tentativo di dotare l’Italia di un sistema di apprendimento permanente.
Non sono quindi delle premesse confortanti per chi la scuola la vive: studenti, professori, dirigenti scolastici e personale ATA si dovranno preparare ad un autunno caldo di opposizione contro chi non solo vuole demolire la scuola pubblica italiana, ma il futuro stesso del nostro Paese.

Filippo Mormando.

3 commenti:

Matteo Corbo ha detto...

Caro Filippo, abbiamo già avuto modo di discuterne di persona. Secondo me le vicende giudiziarie di Berlusconi non hanno rilievo soltanto in sè ma bloccano tutto il paese. Ecco perchè la questione "legalità" è proritaria. Detto questo condivido tutto del tuo post ed è giusto che si parli della formazione perchè è da li che verrà fuori la classe dirigente di domani. E forse qualche colpa ce l'abbiamo anche noi per come abbiamo governato nel biennio 2006-2008 (ministero Fioroni).

luca ha detto...

Condivido ciò che dice matteo quando afferma che "forse qualche colpa ce l'abbiamo anche noi".
Anzi sono convinto che il punto sia proprio questo e cioè che il centro-sinistra sia più abile a parlare di berlusconi che a risolvere i problemi della gente.

Domanda ...visto che il PD non si sta assolutamente preoccupando dell'emergenza scuola e credo che a qualcuno dia fastidio...non sarebbe opportuno far sentire la vostra voce su questo tema prima che il mondo della scuola si senta rappresentato da altri partiti?
Non credete che la giovanile debba essere autonoma e quindi non aspettare sempre il partito per decidere di cosa occuparsi?

Chiara ha detto...

Il punto non è che aspettiamo il partito per muoverci, ma semplicemente il fatto che non c'è un'organizzazione coesa e attiva che lavori sui temi fondamentali e di diretto interesse dei giovani.
Perdiamo tempo nel parlare fra noi di futilità, mentre abbiamo un Governo che sta distruggendo il nostro sistema formativo, e mi riferisco anche all'università: stanno portando avanti un disegno di privatizzazione dell'università che risponde al modello USA, come per quel che riguarda la sanità: pochi costosisissimi centri d'eccellenza per cui la gente s'indebita per mandare i figli a studiare ed il resto sono mediocri atenei da "morti di fame" in cui si esce con una preparazione quasi inferiore a quella impartita nelle nostre scuole secondarie.
E' uno scandalo, ed è ancora più scandalosa la nostra immobilità e parlo come giovani, ma anche cone partito. Da Settembre bisogna muoversi con il coltello tra i denti!