domenica 27 luglio 2008

L'incoerenza della destra

Alcuni episodi degli ultimi giorni dimostrano l’incoerenza delle Destra italiana e dei suoi esponenti padovani. Prendiamo il caso dei militari nelle città per contrastare la criminalità e garantire la sicurezza.Se vengono mandati a Padova è evidente, per la Destra, il fallimento dell’Amministrazione Zanonato, che avrebbe reso la città più insicura. Al contrario, se vengono richiesti dai Sindaci di Verona e di Treviso si plaude alla capacità degli amministratori di quelle città, che sanno ascoltare i loro cittadini e vogliono garantirne la sicurezza. Questo atteggiamento schizofrenico era già evidente prima di quest’ultimo episodio: quando a Roma, è stata stuprata e uccisa una signora, la colpa era dell’amministrazione Veltroni; quando è successo a Milano, dove la Destra governa ininterrottamente da 15 anni, la colpa era del Governo nazionale, guarda caso di Centrosinistra. E adesso che al Governo c’è la Destra, la colpa di chi sarà mai? Ancora più clamoroso il caso della moschea. A Padova ci spiegano da mesi che l’amministrazione dovrebbe disinteressarsi dell’argomento e che, una volta chiuso il luogo di preghiera islamico di via Anelli, i fedeli di quella religione dovrebbero arrangiarsi e trovare da soli una soluzione. A Milano, però, di fronte alla stessa situazione, la ricetta giusta è diametralmente opposta: per chiudere la moschea di viale Jenner, l’amministrazione - di cui fa parte anche la Lega - si preoccupa di trovare un luogo alternativo e, nel frattempo, ai fedeli di religione islamica offre i locali del velodromo, di proprietà pubblica, per poter professare la loro religione. Chissà se l’associazione musulmana di viale Jenner ha firmato la carta dei valori di Amato, se ha condiviso con la città un percorso di integrazione e di amicizia, se ha preso in considerazione la possibilità di riconoscere la «divinità del Cristo», come direbbe Bitonci, o se farà pregare insieme uomini e donne, come vorrebbe Menorello. Ci aspettiamo, a questo punto, una trasferta dei leghisti padovani, guidati da Mariella Mazzetto, con tanto di maiale al seguito per proteggere i milanesi da questo scempio. Più in piccolo, la politica delle due verità, della doppia morale, è stata portata avanti con molta faccia tosta anche sugli insediamenti commerciali di Padova Est di fronte all’Ikea. Quando amministravano, Riccoboni e Menorello hanno venduto ad un privato un terreno comunale per dieci milioni di euro, consentendogli di installarvi 10 medie strutture di vendita. Dei 10 milioni di euro pattuiti hanno incassato solo 1,5, ma hanno impegnato nel bilancio comunale l’intera cifra. La nostra amministrazione, con una trattativa durissima, è riuscita a dimezzare gli insediamenti commerciali, passando da 10 a 5, e ad ottenere gli stessi soldi dai privati. Ma, per il duo Riccoboni-Menorello, dovevamo fermare tutto, e rinunciare a risorse che loro avevano già speso, facendo pagare un conto salatissimo ai cittadini. Si potrebbe proseguire, sottolineando ad esempio il comportamento personale di tanti sedicenti cattolici della destra berlusconiana, che sbandierano valori irrinunciabili, per poi agire nella loro vita privata in modo molto diverso: difendono la famiglia, ma molti di loro ne hanno almeno due. Ma su questo è meglio stendere un velo pietoso. Questi signori si illudono se reputano i cittadini così ingenui da non rendersi conto di quanta incoerenza, di quanta sfacciataggine caratterizzi la loro azione politica, che cambia direzione a seconda del vento, delle circostanze, dei ruoli che si ricoprono, della città dove si risiede. Non si va molto lontano con furbizie da quattro soldi.
Umberto Zampieri Capogruppo Pd di Padova

1 commento:

Anonimo ha detto...

W ZANONATO