venerdì 1 agosto 2008

L'Italia dice sì a Lisbona

Ratificato all'unanimità il trattato per la nuova Costituzione europea

Con 551 voti favorevoli e nessuno contrario il Parlamento italiano ha ratificato il Trattato di Lisbona con cui l'Ue pone le basi per la stesura della nuova carta costituzionale europea. Una giornata importante nella storia delle nostre istituzioni e nel mondo politico per il rinnovato senso di unità davanti ai grandi obiettivi internazionali. Unica nota stonata viene dai banchi della Lega che rifiutano il grande applauso bipartisan che ha accompagnato la firma del Trattato.
Grande è stata la soddisfazione per il Presidente Giorgio Napolitano che ha evidenziato come la solerzia con cui il nostro Parlamento ha approvato il Trattato sia “un titolo d'onore per il Parlamento italiano e un fattore di rinnovato prestigio per il ruolo europeo del nostro paese. Sono lieto che governo, maggioranza e opposizione abbiano saputo dar prova di una comunanza di vedute e di prospettive su un terreno cruciale per l'avvenire del Paese”.La ratifica rappresenta "una scelta che deve tradursi in un accresciuto impegno acontribuire al processo di integrazione europea oggi che cambiamenti profondi nelle condizioni della stessa Europa e nel contesto mondiale richiedono nuove risposte alle aspettative dei cittadini e a comuni esigenze di pace e di sviluppo. Il Trattato crea le condizioni minime indispensabili per avanzare in questa direzione. Mi auguro che il voto italiano stimoli il completamento del processo di ratifica prima dell'avvio della consultazione elettorale per il Parlamento europeo".
Lasciando l'aula di Montecitorio, Walter Veltroni ha dichiarato: ''Oggi ho ascoltato un bellissimo discorso parlamentare. Lapo Pistelli ha parlato dell'Europa con competenza e passione, ho trovato nelle sue parole la nuova ispirazione politica e culturale dei democratici. La convinta adesione di tutto il gruppo del Pd ne è una testimonianza''.Per Piero Fassino, ministro degli Affari Esteri nel Governo ombra del Pd, ''che il Trattato di Lisbona sia ratificato da 26 Paesi su 27 è essenziale sia per accelerare un'intesa anche con l'Irlanda, sia per dare una concreta e inequivoca dimostrazione della volontà di rafforzare ulteriormente l'Unione Europea e le politiche di integrazione. Non sfugge a nessunoche quel referendum, cosi come i precedenti referendum francesi e olandesi, sono la spia di una paura per la globalizzazione sull'uscio di casa che si scarica sull'Ue e spinge una parte delle opinioni pubbliche europee ad arroccamenti difensivi”.
Per Sandro Gozi, capogruppo PD in Commissione Politiche dell'Unione, “la ratifica del trattato di Lisbona è un passo in avanti molto importante. La tradizione europeista dell'Italia esce oggi rafforzata, nonostante i distnguo della Lega che rivelano una divisione netta all'interno della maggioranza. Se l'Europa non riesce ad appassionare è perché è in mezzo al guado, perché è ancora una democrazia limitata, bloccata e rallentata dalle scelte all'unanimità”.

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