mercoledì 9 luglio 2008

G8 in Giappone: ennesimo stop sulla questione ambiente


Ancora una volta tante parole e nulla di concreto.

Sul documento finale in materia ambientale approvato il 9 luglio dai Paesi membri del g8 più i maggiori Paesi in via di sviluppo, vengono ribaditi in maniera accademica i soliti concetti sull'importanza della questione ambientale globale e l'imminenza del problema, ma non viene assunto nessun impegno concreto. Nemmeno il lontano obbiettivo dell'abbassamento delle emissioni dei gas serra entro il 2050 è stato inserito come impegno nel documento conclusivo. Gli Stati Uniti si erano resi disponibili a fissare la data del 2050 a patto che questa venisse sottoscritta anche dai maggiori Paesi in via di Sviluppo come Cina e India, i quali però non hanno accettato di porre freno al proprio boom economico: questi rivendicano il fatto che in passato i Paesi più ricchi non si sono minimamente preoccupati della questione ambientale.
Il "no" dei paesi in Via di Sviluppo tuttavia non può essere considerato una scusa per gli altri paesi per mantenere all'infinito lo stato attuale. Presto infatti saremmo tutti noi a rimetterci se si mantengono le condizionali ed i veti reciproci.
E'possibile che qualsiasi tentativo di accordo per combattre l'inquinamento globale debba cadere nel vuoto a causa delle vecchie lobby economiche? Una profonda innovazione nelle tecnologie produttive con l'introduzione delle energie pulite, aprirebbe la strada ad enormi investimenti in esse, e quindi anche crescita economica. Questo non sembra per ora interessare ne a Washington ne alla Cina.
E' quindi tutto rimandato al vertice di Copenhagen dell'anno prossimo, per ora solo delusione ed amarezza.

Mattia Martini


1 commento:

Anonimo ha detto...

per ora a quelli lì non gliene frega nulla dell'ambiente.
Speriamo che Obama vinca le elezioni e che cambli la linea degli USA, altrimenti non si va da nessuna parte se i più grandi inquinatori non vogliono